SBANCATA ANCHE LA VAL PASSIRIA: MANCA POCO PER LA MATEMATICA

Ormai manca poco. Due, massimo tre partite, ed il Trento potrà stappare l’entusiasmo con la conferma numerica della certezza del passaggio in Serie D. A recitare il ruolo della vittima sacrificale di turno è il San Martino, privo di quattro squalificati, che affronta il Trento nel quale sono indisponibili i lungodegenti Ferrarese e Brusco, con Cascone, reduce da un fastidio muscolare, inizialmente in panchina.
La prima frazione vede i gialloblù mantenere l’iniziativa con un possesso palla fatto di lunghi fraseggi ed improvvise accelerazioni che già al 4’ vedono protagonista Gherardi la cui volée giunge a Conci che dal fondo prova a sorprendere Platter lesto a far sua in due tempi la palla calciata di punta dal numero 11 aquilotto.
Un minuto dopo è lo stesso Gherardi a tentare il colpo di testa, ma la conclusione risulta debole per effetto di una lieve spinta con cui Tscholl sbilancia la prima punta di Manfioletti.
Il San Martino si affaccia in avanti al 9’ con Haller che batte un calcio di punizione a rientrare dalla sinistra verso il palo più lontano: Demetz blocca con sicurezza. Risponde Acka sull’altro fronte, trovando il corridoio per Ferraglia che non ne approfitta e da buona posizione tenta un passaggio all’indietro intercettato dalla difesa passiriana.
La pressione del Trento dà i frutti attesi al 10’ quando Gherardi di destro raccoglie l’assist di Appiah e dal limite non lascia scampo a Platter. Ma il San Martino non ci sta e al 15’ perviene al pareggio con Patrick Oettl che si fa trovare libero sulla sinistra, supera Casagrande e di sinistro mette la palla alle spalle di Demetz.
Le due squadre sembrano approfittare dell’equilibrio rispristinato per allentare un po’ i ritmi elevati del primo quarto d’ora. Bisogna quindi aspettare la mezzora per rivedere un’azione pericolosa di cui è protagonista Boldini il cui palleggio elegante al limite dell’area locale si chiude con una debole girata di destro che diventa preda tranquilla dell’estremo difensore biancazzurro.
Dopo una conclusione dai 30 metri di Marco Baggio al 32’ terminata abbondantemente alta, al 35’ è Lucena a dare l’illusione del gol con una punizione a giro dai 25 metri che sfiora l’incrocio dei pali alla destra di un immobile Platter.
Gli ultimi dieci minuti della prima frazione sono di chiara marca ospite con Ferraglia che al 42’ spreca un lancio di Lucena, calciando però tra le braccia del portiere altoatesino, e con il gran sinistro da non più di dieci metri di Appiah nel recupero cui risponde Platter che smanaccia oltre il palo più lontano.
Anche l’inizio della seconda frazione è di marca aquilotta con Ferraglia che al 7’ si libera in palleggio all’altezza del dischetto e calcia di destro con la traiettoria che viene sporcata da Tscholl in scivolata, consentendo a Platter di deviare la palla in angolo con un tuffo alla propria destra.
La pressione ospite si fa via via più intensa e sugli sviluppi di un calcio d’angolo per il Trento, la difesa del San Martino sbroglia una pericolosa matassa nella propria area di rigore prima che Fischer al 21’ allenti un po’ la morsa, facendo partire un destro centrale da buona posizione che Demetz respinge a guantoni aperti.
Si tratta di un fuoco di paglia perché al 24’ il Trento perviene al raddoppio con Gattamelata che apre per Lucena sulla sinistra, il cross del metronomo aquilotto viene leggermente deviato per finire sul destro di Conci che in scivolata anticipa i difensori e batte Platter con l’aiuto del rimbalzo interno sul secondo palo.
Il tentativo di Marco Baggio al 33’ con un colpo di testa alto sulla traversa da angolo battuto da Saltuari, è un invito ai gialloblù a chiudere la pratica odierna. Rizzon al 38’ si fa carico della responsabilità, raccoglie l’invito di Lucena in verticale e sul filo del fuorigioco scatta dalla destra verso l’area di rigore avversaria, supera Tscholl in bello stile e di sinistro batte Platter sul primo palo.
Un altro colpo di testa di Marco Baggio nei secondi finali della gara, respinto da Bentivoglio sulla linea, potrebbe alleviare le ferite dei passiriani che si inchinano alla superiorità della squadra di un Manfioletti pronto ad evidenziare «la difficoltà della squadra in alcune zone del campo nel corso del primo tempo, quando al possesso palla non corrispondeva l’adeguata efficacia negli ultimi 20 metri. L’intensità mostrata nel secondo tempo e la scelta di puntare sulle catene laterali ha dato i suoi frutti ed ora – conclude il mister gialloblù – attendiamo con serenità gli ultimi punti che mancano al Trento per raggiungere l’obiettivo che tutti attendiamo».

Il tabellino di San Martino 1 – Trento 3
Reti: 10’ p.t. Gherardi (T), 15’ p.t. P. Oettl (SM), 24’ s.t. Conci (T), 38’ s.t. Rizzon (T)
San Martino (4-1-4-1): Platter; Pirhofer, Tscholl, Haller, L. Baggio (29’ s.t. Hofer); Hillebrand; J. Oettl (17’ s.t. Kuen), M. Baggio, P. Oettl, Lanthaler (12’ s.t. Fischer); Saltuari. All. Schuster
A disposizione: Gufler, Pruenster.
Trento (4-3-3): Demetz; Acka (1’ s.t. Gattamelata), Rizzon, Casagrande, Di Fusco; Appiah, Lucena, Boldini; Ferraglia (36’ s.t. Menegot), Gherardi, Conci (40’ s.t. Bentivoglio). All. Manfioletti
A disposizione: Scali, Cascone, Panizza, Dallavalle.
Arbitro: Davide Di Muro di Bolzano (assistenti Giuseppe Fantauzzo di Merano e Maria Spiridonova di Bolzano)
Ammoniti: 25’ p.t. Acka (T), 37’ p.t. J. Oettl (SM), 4’ s.t. Saltuari (SM), 5’ s.t. Rizzon (T),
Note: Campo in buone condizioni, spettatori 250 circa.
Ph. Studio Elite

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