SI APRE IL SIPARIO: IL TRENTO ENTRA IN SCENA A TERMENO

Tanti allenamenti, le amichevoli, la conquista dell’Euregio Cup, le due vittorie in Coppa Italia che hanno permesso il passaggio agli ottavi con un turno d’anticipo. Cinquanta giorni di grande impegno per arrivare finalmente all’esordio del Trento nel massimo campionato regionale con la trasferta di Termeno (calcio d’inizio alle 16). Un esordio molto atteso anche dal Consiglio d’Amministrazione aquilotto rappresentato da Fabrizio Brunialti al quale chiediamo subito un parere sul torneo di Eccellenza.
«Mi aspetto – afferma il Direttore Generale del sodalizio gialloblù – un campionato di buon livello tecnico e agonistico: le squadre altoatesine, peraltro in maggioranza rispetto alle trentine, hanno nel proprio DNA la predisposizione a coniugare entrambi gli aspetti e, a cominciare da quel San Giorgio che recita abitualmente un ruolo di protagonista come dal Termeno che affrontiamo oggi, sono sicuro che ci sarà una bella lotta al vertice. Una lotta ravvivata dalla presenza del Trento, dalla squadra del capoluogo che sappiamo essere uno stimolo per chi ci affronta e che deve essere per noi motivo di attenzione e responsabilità.
Auspico sia un campionato all’insegna di partite combattute e leali, aperto e carico di soddisfazioni per i sostenitori aquilotti che oggi attendiamo numerosi come in occasione delle due gare consecutive in casa immediatamente successive.»
Dopo la conquista della Promozione con numeri da record, quale sarà l’approccio del Trento al passaggio di categoria?
«Abbiamo allestito una rosa con elementi di categoria superiore ed è pertanto fondamentale un approccio condito da umiltà e concentrazione proprio perché le motivazioni delle squadre che ci affronteranno, indipendentemente dalla qualità e dalla posizione in classifica, costituiscono un rischio da tenere sempre ben presente.
Tutti vorranno dare il 110% contro di noi – continua Brunialti – e noi dovremo avere il massimo rispetto nei confronti dei nostri avversari: nessuna paura, chiaramente, ma il giusto atteggiamento in ogni occasione, confidando nella qualità dei nostri giocatori, dello staff tecnico e della struttura organizzativa, e ovviamente nel fatto che tutto vada nel verso giusto, in linea con gli obiettivi che ci siamo prefissati.»
Cosa ti è piaciuto di più in questa lunga fase precampionato e cosa meno?
«Ci sono rimasto veramente male quando ho saputo della gravità dell’infortunio occorso a Panizza, un elemento caratterialmente e tatticamente prezioso per il nostro spogliatoio, che completava il nostro parco under in maniera ideale. A lui va il mio personale in bocca al lupo di pronta ripresa dopo quello che gli abbiamo fatto pervenire come società.
Poi, in verità, non ho particolarmente apprezzato l’episodio di cui è stato protagonista il nostro capitano in occasione dell’espulsione nella gara di Coppa Italia. Per l’esperienza ed il ruolo, Ferrarese può e deve mantenere un comportamento esemplare; sono certo che il suo rimarrà un fatto isolato.
Ho molto apprezzato, invece, l’integrazione dei nuovi arrivati nello spogliatoio: sia dal punto di vista umano che tecnico i giocatori che abbiamo confermato sono stati molto disponibili ad accogliere chi è arrivato a rinforzare l’organico.»
Cominciano anche i campionati giovanili: ieri la Juniores Elite è stata la prima a scendere in campo nella gara vinta per 5-1 e nelle prossime settimane tocca alle altre rappresentative aquilotte. Che bilancio è possibile tracciare per il settore diretto da Loris Bodo?
«Questo è uno degli aspetti su cui il nostro CdA ha puntato fin dall’inizio con grande determinazione, un CdA composto da persone appassionate che ringrazio per la costante e stimolante partecipazione alle sorti del Trento.
Prima con Luca Cuicchi e poi con Nello Santin abbiamo ricominciato a dare nuova linfa ad un ambito strategico per lo sviluppo di qualsiasi realtà calcistica, cercando di confrontarci anche con realtà che hanno saputo fare meglio di noi. Con l’arrivo di Loris Bodo, che abbiamo fortemente voluto e coinvolto, siamo riusciti a mettere a disposizione dei nostri giovani atleti, e delle loro famiglie, una professionalità in grado di garantire quella crescita organizzativa e metodologica che oggi apprezziamo soprattutto in tre passaggi chiave.
Innanzitutto la continuità tecnica data dalla conferma di tutti i tecnici della scorsa stagione a riprova della bontà delle scelte fatte da e con Loris un anno fa. Poi l’arrivo di Massimiliano Caliari, giocatore ed allenatore di assoluto livello, proprio alla guida della Juniores Elite con conseguente coinvolgimento di Tabarelli nella preparazione atletico-coordinativa delle altre categorie agonistiche. Infine l’avvio del programma Promesse Trentine che vede Loris in prima linea nella stesura degli accordi di collaborazione con le società del nostro territorio.»
L’arrivo di Loris Bodo prima e poi di Claudio Rastelli nel ruolo di Direttore Sportivo dimostrano la volontà di fare sempre meglio sotto tutti i punti di vista. Ci sono secondo te altre aree da migliorare?
«Sono dell’idea che una crescita misurata e controllata sia lo strumento più appropriato per continuare nel solco fin qui tracciato. In questo senso ritengo strategiche tutte le modalità che abbiamo attuato e che stiamo sviluppando: mi riferisco al coinvolgimento dei partner, indispensabili per il sostegno che ci stanno sempre più convintamente dimostrando; alla ristrutturazione degli spogliatoti che ha riscosso l’apprezzamento delle società professionistiche ospiti al Briamasco quest’estate; alla lavanderia che ci permette di essere indipendenti nella cura dei materiali d’abbigliamento; all’installazione della biglietteria elettronica per farci trovare pronti a gestire afflussi più complessi; all’utilizzo di un impianto audio professionale in grado di accogliere i tifosi col clima giusto; alla ripresa dei rapporti con le squadre locali che capiscono l’importanza di avere un Trento che faccia da traino al movimento; all’ingresso della sezione Calcio a 5 con conseguente maggiore impegno in termini di persone e risorse; alle trasferte con un autobus che è un vero fiore all’occhiello per l’immagine del Trento, un’immagine che veicoliamo con scrupolo e attenzione anche sui canali on line che ci permettono di raggiungere in tempo reale tutti gli appassionati gialloblù.
Il nostro intento rimane il miglioramento di ogni singolo ambito man mano che arrivano i risultati. È fondamentale che questo miglioramento – conclude il DG gialloblù – avvenga con la logica ed il raziocinio che contraddistinguono un metodo che parte dalla passione, passa attraverso il confronto sulle idee e si realizza in sviluppi concreti che nel nostro caso tendono ad anticipare i tempi perché sappiamo di rappresentare valori che il Trento porta con sé nel nome, nella storia e, da due anni a questa parte, nei fatti.»

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